Scritto da Giordano Salvador
definizioni di scarabocchio
Da Vocabolario Treccani.
1.Segnare, coprire con scarabocchi: s. il foglio, il quaderno, le pagine di un libro; il bambino mi ha scarabocchiato tutta l’agenda; per estens., scrivere, disegnare male e con imperizia: era quasi analfabeta, aveva imparato a s. qualche parola quando era bambino (Palazzeschi).
- In senso fig., scrivere svogliatamente, senza impegno: sto scarabocchiando un resoconto del convegno di ieri; spreg., scrivere male, senza sufficienti capacità espressive e stilistiche: s. un romanzo, una novella; questi moderni goffi e sciagurati, che vanno tutto dì scarabocchiando commedie impure, tragedie balorde, critiche puerili, romanzi bislacchi (Baretti); con uso assol.: smettila di s., e cercati un lavoro serio. ◆ Part. pass. scarabocchiato, anche come agg., ricoperto di scarabocchi: una pagina tutta scarabocchiata; fogli, quaderni scarabocchiati.
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
Un ghirigoro o scarabocchio è un tipo di schizzo, un disegno fatto di solito mentre l’attenzione della persona è occupata a fare altro. Un ghirigoro è un’intrecciatura bizzarra di linee fatta con uno strumento da disegno. Ogni segno o lavoro più o meno con un giro è un ghirigoro. Mentre uno scarabocchio è una macchia d’inchiostro fatta scrivendo, che sembra uno scarabeo sulla carta. (…)
pregiudizi sugli scarabocchi
Nell’esperienza scolastica è accaduto a molti di noi di ritrovarsi a scarabocchiare sul foglio durante la lezione e questo può essere stato letto, visto, connotato in maniera negativa, questa interpretazione negativa è stata anche aiutata dalle varie definizioni date al vocabolo dai vari dizionari, per esempio: (…) “scrivere svogliatamente, senza impegno” (…) oppure (…) “scrivere, disegnare male” (…).
Il buon senso comune ci spinge a pensare che il fenomeno “scarabocchio” rappresenti una distrazione dal compito e che di conseguenza non vengano immagazzinate nella memoria le informazioni. Lo scarabocchiare può essere percepito dall’insegnante come una disattenzione/distrazione verso i contenuti della lezione, di conseguenza viene connotato in maniera negativa e può essere rinforzato dal maestro (rinforzo negativo) con un giudizio di valore verso lo studente.
Lo scarabocchio potrebbe anche essere percepito dal maestro come una mancanza di rispetto verso la sua professionalità e i suoi valori, questa interpretazione del maestro scaturita dall’atteggiamento dell’allievo può andare a toccare l’identità del maestro e di conseguenza può scatenare un conflitto relazionale.
interpretazioni psicologiche
Tratto dalla pubblicazione in “confidenze”, scritto dalla dott. Paola
Federici, psicologa, psicoterapeuta ed esperta di analisi del disegno.
“Solo per il fatto che i disegni siano scaturiti in modo automatico,
dobbiamo pensare di attribuire loro una motivazione. L’automatismo
funziona un po’ come i lapsus freudiani, le dimenticanze e le inversioni
di nomi. Un esempio classico ormai da barzelletta è quello del marito
che chiama la moglie col nome dell’amante, ovviamente quando è distratto
o magari nel sonno. Quando la parte razionale di noi allenta le redini,
ecco le emozioni prendere il sopravvento e il nostro vissuto più
profondo si manifesta senza censure.
Ebbene, gli scarabocchi vanno letti in questa stessa chiave: poiché si
producono quando la razionalità è occupata in altre cose “più
importanti”, le emozioni hanno il campo libero. Se la mano va da sé e
gli sghiribizzi riempiono il foglio, possiamo leggere in essi il nostro
temperamento, i nostri desideri, la nostra sensibilità. Insomma, un test
immediato su chi siamo veramente, dietro la facciata delle quotidiane
incombenze.” (…)
scarabocchiare per la quiete della mente
Per la psicologia, gli scarabocchi sono importanti perché scritti senza coscienza, la mano viene mossa direttamente dall’inconscio e quindi dalla verità ultima.
Se dovessimo fermarci al significato dei vari dizionari, al timore di alcune persone di non saper disegnare e alle interpretazioni psicologiche passa un po’ la voglia di scarabocchiare.
Lo scarabocchio deve essere visto e vissuto come uno strumento di lavoro utile per mettersi in un ascolto attivo durante le riunioni, ne cita un pregio la Republica it del 27.01.2009, che scrive (…) “Più attenti, concentrati e mnemonici, (…) Lo afferma un esperimento condotto da ricercatori del reparto scienze cognitive del Medical Research Council della Cambridge University. Scarabocchiare mentre si ascolta, affermano gli studiosi, aiuta a ricordare i dettagli: dunque l’esatto contrario del diffuso luogo comune secondo cui lo scarabocchio spinge la mente a perdersi nel vuoto. (…)”.
Effettivamente, lo scarabocchio serve a tenere occupato l’emisfero sinistro, quell’emisfero che crea il pensiero razionale, quello che ci fa vagare con la fantasia facendoci perdere alcuni pezzi di discorso.
In un ascolto interpretato dall’emisfero sinistro rischiamo di non sospendere il pensiero di critica/giudizio e quindi ci sarebbe difficile accedere a nuove intuizioni, alternative, che ci aiuterebbero a trovare delle soluzioni diverse, perché secondo la teoria del problem-solving noi dovremmo spostarci verso la ricerca di soluzioni diverse, un nuovo modo di vedere il problema che può solo avvenire tramite l’emisfero destro perché ci porta ad un ascolto attivo e attento ai dettagli.
Per cui se vogliamo evitare che il nostro pensiero ci porti a sognare ad occhi aperti durante una riunione, una lezione o un convegno, scarabocchiare è tutt’altro che controproducente!
E se dovessimo trovarci in un ambito o situazione dove non ci è richiesto di prendere degli appunti, potremmo approfittarne per scarabocchiare in modo artistico, stimolando il rilassamento e lasciandoci andare alla creatività, il doodling o Zentangles non è altro che questo: realizzare pattern di disegnini intrecciati come quelli che facciamo distrattamente sui bordi dei quaderni, ma con alcune tecniche che portano alla realizzazione di piccole o grandi “opere d’arte”.
In un articolo pubblicato sull’Huffington Post IT del 8 gennaio 2016, gli scarabocchi fanno bene alla nostra mente. Per chi scrive, scarabocchiare ha cinque benefici sulla nostra attività celebrale, io che pratico lo scarabocchio ne ho inserito un sesto.
I 6 benefici sono:
- Scarabocchiare facilita la concentrazione: secondo una ricerca del 2009 è stato riscontrato che chi scarabocchia durante l’ascolto di una telefonata riesce a captare il 29 per cento delle informazioni in più rispetto a chi prende solo note. L’autrice dello studio, Jackie Andrade, docente di psicologia all’università di Plymouth nel Regno Unito, insieme ad alcuni colleghi ha ipotizzato che l’ascolto e lo scarabocchio si combinino in modo perfetto. Scarabocchiando si attivano le risorse esecutive del nostro cervello rendendoci multi-tasking e questo migliora la concentrazione.
- Scarabocchiare aiuta a memorizzare: una giornalista californiana, Thyn Ahn Vo, ha raccontato all’Huffington Post U.S. che scarabocchiare mentre si trova nella riunione di lavoro l’aiuta a cogliere più dettagli del contesto, rispetto a quello che possono dare le semplici note scritte.
- Lo scarabocchio ci aiuta a focalizzarci sull’ascolto: per la professoressa di filosofia Jesse Prinz, scarabocchiare aiuta le persone a mantenere uno stato di ascolto puro. “Fare scarabocchi realizza il perfetto equilibrio fra ascoltare troppo e ascoltare troppo poco. Se non lo faccio, ho difficoltà a concentrarmi. Sono giunta alla conclusione che il doodling mi rende recettiva”. Ha dichiarato all’Huffington Post U.S.
- Scarabocchiare stimola la creatività: questi disegnini sono una forma d’arte, personalmente il disegnare mi ha sempre bloccato, ma ora con la pratica dello scarabocchio mi sono liberato e ho potuto frequentare un piccolo corso di pittura intuitiva.
- Nuove idee: lo scarabocchio aiuta ad essere più aperti e recettivi alle idee degli altri. Se si è scarabocchiato durante una riunione, quando viene chiesta la nostra opinione si è più pronti a darla, ed è più facile trovare una soluzione ai problemi. Per esperienza personale, quando scarabocchio in riunione mi trovo in una situazione di lucidità mentale simile a quella che si crea dopo una meditazione.
- Lo scarabocchio ci aiuta a bloccare il “ruminio mentale”: lo uso come rilassamento, perché l’attenzione riposta sul disegnare delle linnee ripetute, quieta la produzione di pensieri nocivi all’ascolto attivo e di conseguenza apre le porte all’emisfero destro dove risiede la creatività e la quiete.
Cosa sono gli scarabocchi? Possono includere di tutto; nomi, fiori, righe, firme, quadretti ripetuti in continuazione. Tutto quello che nasce in quel momento e che ci aiuta a bloccare i pensieri.
È interessante rilevare come alcune persone fuori dal comune, abbiano utilizzato la tecnica dello scarabocchio in modo “inconsapevole” o consapevole. Nell’articolo apparso sul bergamopost.it vengono citate alcune di queste persone, che sono:
Maryam Mirzakhani, la prima donna ad avere ricevuto, nel 2014, la medaglia Fields, il più prestigioso dei riconoscimenti (l’equivalente del Nobel) per l’eccellenza in matematica, Leonardo, Balzac, Beethoven, John Fitzgerald Kennedy, Ronald Reagan, Vladimir Nabokov e chissà quanti altri ce ne sono.